Immaginavate che le condotte degli impianti di climatizzazione potessero essere così sporche? NO PROBLEM !

SOGESPE mette a vostra disposizione le tecnologie più moderne per analizzare lo stato delle condotte e fare in modo che i vostri impianti siano a norma di legge, sempre puliti ed efficienti.

Le principali attività svolte dalla nostra azienda sono rivolte alla pulizia delle condotte, utilizzando sistemi tecnologicamente avanzati come robot dotati di telecamera a colori cavo guidati, apparecchiature spazzolanti, ugelli pulenti per mezzo di lame di aria, aerosolizzatori a caldo per l'immissione del sanificante.
L'azione spazzolante e/o le lame di aria consentono di effettuare una pulizia delle condotte dell'aria, mentre l'azione del disinfettante aerosolizzato a caldo permette la sanificazione delle condotte e dei canali aria consentendo un'igienizzazione dell'aria, al fine di prevenire l'insorgere di malattie alle vie respiratorie o anche semplicemente di consentire l'abbattimento dei cattivi odori.
 

PROBLEMATICA

Dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale n. 11 del 24 luglio 2002 della Legge n. 24 del 02/07/2002, la Regione Liguria prevede l'obbligo di garantire la qualità dell'aria negli spazi confinati.

Da tempo numerose ricerche hanno confermato l'esistenza di relazioni tra la qualità dell'aria negli edifici e la salute delle persone che li occupano.

Gli inquinanti che si rilevano, quali composti volatili organici, fibre minerali, microrganismi sotto forma di funghi e batteri, ossido di carbonio, ecc., sono di natura eterogenea e presenti in elevate concentrazioni per effetto delle continue attività che si svolgono.
Essi sono causa di numerose affezioni e malattie, quali irritazioni alle mucose, raffreddori, influenza, allergie, che hanno ripercussioni notevoli sulla salute di milioni di persone, perdita di ore di lavoro, spese mediche, ecc.

Tra gli organismi inquinanti, assai diffusa, sotto forma di battere, è la ben nota Legionella, portatrice della malattia del legionario.
Tali batteri essendo acquatici e come tali capaci di formare rapidamente colonie anche entro sistemi idraulici, prodotti dall'uomo, torri di riscaldamento o condensatori evaporativi, possono essere dispersi attraverso gli aerosol, nell'ambiente circostante.
Se inalati da persone suscettibili, possono indurre lo sviluppo della malattia, nei casi più gravi, con esito mortale.

La "Sick Building Syndrome", o "Sindrome da Edificio Malato", si manifesta all'interno degli edifici nei quali una percentuale considerevole di occupanti (oltre il 20%) soffre di una serie di sintomi quali emicrania, eccessivo affaticamento, irritazione alle mucose, agli occhi, alla gola, ecc., che si alleviano o cessano quando essi si allontano dall'edificio.

Come ben si può dedurre la cattiva qualità dell'aria che respiriamo all'interno degli edifici si traduce in considerevoli perdite economiche, non soltanto a causa dall'aumento di assenteismo, ma anche per il calo della produttività.

La prevenzione dalla Sindrome da Edificio Malato consiste nel rimediare ai difetti progettuali e di realizzazione nell'ottimizzazione della manutenzione.

È da sottolineare che il problema della qualità dell'aria è duplice: da un lato è legato alla qualità della ventilazione, dall'altro alla lotta contro i contaminanti.

I modesti risparmi che si ottengono rinunciando alla pulizia degli impianti, a scapito della qualità dell'aria, sono ampiamente annullati dai costi dovuti alle assenze del personale per affezioni e disturbi dovuti alla permanenza in ambienti "malati".

Eppure, un gran numero di impianti funziona tuttora in condizioni tali da rendere assai più probabile il "malessere" anzichè il benessere degli occupanti.

Per questo motivo, l'art. 2 della Legge Regionale n. 24 del 2002 prevede che tutti gli impianti aeraulici negli edifici di nuova costruzione ovvero oggetto di ristrutturazione debbono essere costituiti da apparecchiature aerodisperdenti di condizionamento rispondenti ai requisiti costruttivi stabiliti nel regolamento di attuazione.

In assenza di periodici ed appropriati interventi di pulizia, ora previsti dall'art. 4, comma 2 della Legge n. 24, l'accumulo di sporcizia negli impianti è destinato ad aumentare ed al tempo stesso, si produce un costante distacco di materiale polverulento che veicola agenti patogeni dalla natura più varia nell'ambiente.

SOLUZIONE

Per ovviare, dunque, agli elevati costi di esercizio per la scarsa efficienza dell'impianto sporco ed evitare l'esposizione a pericoli di incendi ed il rischio per la salute, i circuiti aeraulici devono essere oggetto di una pulizia e bonifica completa dalle condotte alla centrale di trattamento d'aria alle bocchette e ai diffusori di mandata, alle griglie di ripresa interne ed a quelle di prelievo dell'aria esterna.

VIDEOISPEZIONE E PRELIEVO DI CAMPIONI
Per l'ispezione si utilizzano dei robot cavoguidati dotati di quattro ruote motrici dotati di videocamere a colori sia anteriori che posteriori.

Il servizio di videoispezione consiste in:

Ispezione con Robot cavoguidato dotato di telecamera incorporata, di un tratto di condotto della lunghezza di 20/25 m., nei punti più significativi dell'impianto opportunamente concordati, per videofilmare e registrare lo stato delle superfici interne delle condotte di climatizzazione;

Prelievo di campioni delle incrostazioni e/o polveri eventualmente presenti nella condotta e successiva analisi delle stesse in laboratorio certificato, per determinarne la composizione e verificare la presenza o meno di microrganismi, agenti patogeni e/o agenti inquinanti.

Al termine del check-up è prevista la consegna al cliente della videocassetta dell'ispezione e successivamente i risultati dell'analisi dei campioni prelevati oltre alla relazione finale formulata dal nostro Direttore Tecnico.

PULIZIA DELLE CONDOTTE

Le tecniche di pulizia sono basate sull'utilizzo di aspiratore dotati di filtro assoluto e spazzole rotanti montate su di un cavo flessibile comandato da un motore esterno o su Robot cavoguidato.

Messe in depressione le condotte per mezzo dell'aspiratore (5000 mc/h) si procede con la pulizia mediante le spazzole. L'azione combinata dell'aspiratore e delle spazzole, permettono la perfetta pulizia di tutto il sistema canalizzato. L'intervento viene eseguito su tratti successivi di tubazione della lunghezza di 20/30 m.

L'esecuzione del lavoro è controllata, prima, durante e dopo da una telecamera montata su apposito Robot filoguidato in grado di ispezionare l'interno delle condotte e contemporaneamente registrare tutto lo svolgersi dell'attività.

La pulizia è eseguita indifferentemente su canali di mandata, di ripresa e nei distacchi ai diversi locali, comprese le griglie di aerazione.

BONIFICA E RIVESTIMENTO – COATING:

Dopo aver effettuato la pulizia dei condotti, prima della chiusura delle aperture praticate per la pulizia, si introduce nelle tubazioni il Robot Pulitore che, opportunamente attrezzato di appositi spruzzatori, collegati per mezzo di un cavo ad una pompa "airless", permette di spruzzare all'interno delle tubazioni, prodotti idonei ad ottenere la bonifica ed il rivestimento interno delle condotte.

SANITIZZAZIONE:

Tale operazione avviene utilizzando prodotti disinfettanti specifici omologati dal Ministero della Sanità.
Questi vengono aerosolizzati all'interno tramite l'uso speciali macchinari. In base ai metri cubici da disinfettare, operando un corretto calcolo dei tempi di immissione e dei tempi di contatto, si garantisce la disinfezione totale del sistema di condizionamento..

CONCLUSIONE

La pulizia e sanificazione delle condotte aerauliche costituiscono requisiti irrinunciabili per la tutela della salute delle persone che occupano gli ambienti climatizzati.

L'esperienza acquisita fino ad oggi e la disponibilità di nuove tecnologie specializzate rendono questi interventi effettuabili in modo razionale e senza necessità di improvvisazioni.
Fino ad oggi vi è stata una carenza della sensibilità da parte del committente e delle stesse officine di manutenzione nel comprendere che la pulizia e l'igienizzazione dell'impianto influiscono sulla salubrità degli ambienti nei quali soggiorniamo.
La Liguria, prima in Italia, vi ha rimediato dal 2 luglio 2002 con l'approvazione della Legge n. 24 da parte del Suo Consiglio Regionale.